51ª GIORNATA MONDIALE COMUNICAZIONI SOCIALI
Diamo diritto di cittadinanza alla buona notizia
Laici e cattolici nella comunicazione globale
Noi, presidenti e delegati delle 29 associazioni aderenti al Copercom, accogliamo con entusiasmo l’invito di Papa Francesco a “comunicare speranza e fiducia nel nostro tempo”.
Consapevoli dello “scandalo del male” che percorre la vita di persone, famiglie e comunità, non vogliamo arrenderci a una comunicazione in ostaggio delle “cattive notizie”, frutto di una pervasiva negatività che sembra aver catturato il cuore e la ragione dell’umanità. Anzi, riteniamo di dover ostacolare il malumore, la rassegnazione e l’apatia, indossando gli “occhiali giusti” per leggere la realtà alla ricerca della buona notizia e dei testimoni della speranza e della fiducia.
Certi che la Buona Notizia è il “Vangelo di Gesù”, ci impegniamo da comunicatori cattolici a costruire una narrazione contrassegnata dalla “logica della buona notizia” nel campo aperto della comunicazione globale, ben consapevoli della sfida posta dalla laicità. A partire dalla certezza di un Dio che da sempre si coinvolge nella storia del suo popolo (“non temere, perché io sono con te”), vogliamo esplorare ogni nuovo dramma dell’umanità come “scenario di una possibile buona notizia”. In quest’ottica riteniamo formidabile l’esempio dello stesso Francesco quando affronta gli scandali delle migrazioni, delle povertà, delle carceri e della pedofilia.
Forti di questa lezione di umanità feconda, intendiamo offrire un pane fragrante e buono a quanti si alimentano dei frutti della nostra comunicazione. E vogliamo dare diritto di cittadinanza alla buona notizia che resta maggioritaria anche nell’era digitale e nonostante le insidie della post-verità. Perché “l’amore – come suggerisce il Papa – riesce sempre a trovare la strada della prossimità e a suscitare cuori capaci di commuoversi, volti capaci di non abbattersi, mani pronte a costruire”.
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