Ciclo di incontri generativi organizzati dall’IPAB di Vicenza.
Con l’adesione del Centro Culturale San Paolo
EDUcare al prendersi cura della persona e della comunità. È questa la traccia tematica che caratterizza la seconda edizione di “Tra Dono e Carità”, il ciclo di incontri generativi nato nel 2017 su iniziativa di IPAB di Vicenza, sostenuta dal Comune di Vicenza e via via condivisa dal Centro Culturale San Paolo e da diverse altre realtà vicentine (enti, organizzazioni del terzo settore, imprese e media).
Si tratta della prosecuzione del percorso avviato lo scorso anno che ha messo in luce le questioni nodali che ruotano attorno al tema del “prendersi cura”, che ha stimolato proposte e che ha, infine, innescato sinergie collaborative fra diversi soggetti, proseguite poi nei mesi successivi.
L’edizione 2018 di “Tra Dono e Carità” (che inizia il 13 settembre) si propone come un percorso collettivo, coordinato da IPAB di Vicenza, ma elaborato in forma compartecipativa.
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“EDUcare al prendersi cura della persona e della comunità” va letto in due direzioni.
La prima ruota attorno alla parola “educare”, un termine che diventa molto sfidante se rapportato alle proiezioni, per molti aspetti preoccupanti, che fanno presagire come nei prossimi anni i bisogni legati al prendersi cura delle fragilità saranno dimensionalmente molto maggiori rispetto agli attuali e che la loro soddisfazione non potrà certo realizzarsi solo con l’aumento delle risorse (ammesso che ci siano) disponibili ma attraverso un profondo ripensamento dell’essere e del vivere nella comunità.
L’aspetto educativo, in questo caso, riguarda tutti e non solo le nuove generazioni. Anzi, è proprio nell’incontro tra generazioni che, probabilmente, potremmo trovare o sperimentare buone soluzioni per affrontare le enormi sfide che ci aspettano e che derivano dalla decrescita demografica (e il conseguente graduale invecchiamento della popolazione) e da un costante incremento di altre fragilità psichiche, fisiche e relazionali.
Avviare un progetto educativo in larga scala, che tocchi le diverse fasce d’età e coinvolga tutti gli attori sociali della nostra comunità è, quindi, un macro obiettivo che riteniamo possa portarci a trovare un denominatore comune, attorno al quale costruire il nostro futuro anziché subirlo con atteggiamento inerte, anche indagando dentro la storia e i linguaggi di un importante patrimonio artistico raccolto nei secoli.
La seconda direzione proposta, passa attraverso la scomposizione artificiosa del termine educare che così decliniamo: Esperienze a Dimensione Umana del “care”, del prendersi cura. Diventa importante dar vita ad esperienze concrete dentro cui le componenti sociali convocate al percorso educativo sopra enunciato possano pensare, progettare e sperimentare nuove forme di socialità. E dentro questo filone si avvieranno alcuni progetti che lo scorso anno erano stati accennati nella loro fase ideativa, o come possibili spunti da perseguire.
Ecco, dunque, che “Tra Dono e Carità” assume la conformazione di verifica e ripartenza di un progetto partecipato di comunità attiva dentro il quale diversi attori sociali, convocati da IPAB di Vicenza, studiano, pensano, progettano e sperimentano il futuro del prendersi cura della persona e della comunità. Un futuro che, volenti o nolenti, ci riguarda e ci tocca tutti, spesso molto di più di quello che oggi immaginiamo.
Al percorso culturale e di relazione con il territorio si aggiunge una specifica programmazione di animazioni, che coinvolge gli ospiti delle residenze e dei centri diurni gestiti dell’Ente, a dimostrazione di un prendersi cura quotidiano che con dedizione, professionalità e spirito di servizio viene svolto dal personale e dai volontari assieme ai familiari.